“Secunda pastorum”.
Dramma medioevale inglese tradotto e adattato per l’occasione da Marisa Sestito.
uno spettacolo in cui la vicenda medioevale dei pastori diviene un sorprendente specchio delle esperienze di uomini e donne del terzo millennio e allo stesso tempo dimostra la vitalità della tradizione popolare, e celebra lo spirito del Natale proponendo l’immagine di una divinità che dialoga con l’uomo, di una Maria mite e umanissima che gli infonde speranza;
un evento che ha stupito, incuriosito e divertito gli ospiti che ringraziamo per essere stati così numerosi!
Così si è concluso il percorso di SOGLIE 2.0, organizzato da C.O.R.E., con la direzione scientifica di Marisa Sestito.
Un progetto che lungo questo 2015 ha indagato le “soglie” sulle quali la società contemporanea, anche suo malgrado, è chiamata a interrogarsi: trasformazioni ambientali complesse nella loro positività e criticità – dal ritorno dei grandi carnivori alla moria delle api; trasformazioni urbane e rinnovati rapporti tra l’uomo e l’ambiente – come nell’architettura onirica di Alessandro Gioli; forme della migrazione, percorsa attraverso la storia dell’emigrazione italiana del Novecento, i volti dell’immigrazione di oggi e le prospettive avveniristiche di uno sbarco dell’uomo su Marte.
“Tutti aspetti che ci pongono davanti ad una soglia.” dice Marisa Sestito “Spetta a ciascuno decidere se oltrepassarla o tirarsi indietro, se incontrare l’alterità o rifiutare il dialogo”. Ma SOGLIE 2.0 si augura di aver contribuito a “offrire strumenti di conoscenza e interpretazione consapevole delle cose, senza dimenticare, nel problematico contesto contemporaneo, di riservare uno spazio alla speranza”.
Un caloroso grazie va anche a tutti i nostri partners:
Superalberi, Legambiente FVG, Corpo Forestale dello Stato, Progetto Lince Italia, Università degli Studi di Udine, Comune di Udine, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.4 Friuli “Centrale”, Livio Felluga.
“Secunda pastorum”.
Sabato 5 Dicembre 2015, ore 16.30, Teatro Nuovo Giovanni da Udine.
Traduzione e adattamento di Marisa Sestito.
Reading di Giuseppe Bevilacqua e Rita Maffei.
Canto e musica con “Altrioh!” – Emma Montanari, Giulio Venier e Flavio Bortuzzo.
Installazioni di Cipart-Comunità Nove, Michele Gortan, Gianfranco Pezzetta e Bernardino Pittino.