Calendidonna 2016: Svelamenti
Ritorna il collaudato percorso di riflessione sulla realtà femminile che nella primavera di ogni anno si tiene nella città di Udine.
UDINE – Si intitola «Svelamenti» il programma che, in otto appuntamenti snodati tra il primo e il 14 marzo, rappresenta il cuore dell’edizione 2016 di Calendidonna, collaudato percorso di riflessione sulla realtà femminile che nella primavera di ogni anno si tiene nella città di Udine. Come da tradizione, il progetto è promosso e sostenuto dal Comune di Udine, in sinergia tra gli Assessorati alla Cultura, alle Pari Opportunità e al Decentramento e, per questa nuova edizione, con il concorso progettuale di una ricca cordata di associazioni cittadine. Per il progetto «Svelamenti» sono in campo C.O.R.E., capofila, e i partner Artura Factory, Ilsegnozero, La Tela, le Donne resistenti e Teatro Club, cui si uniscono, per le attività collaterali, La Casa delle Donne, L’associazione Toscani Fvg, l’Anpi, la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, la Civica Biblioteca Joppi, Cooperativa Alleanza3, CCFT. L’approccio intergenerazionale e interculturale e la pluralità multidisciplinare delle forme comunicative connotano l’intero programma che, fatta salva la specificità di ogni singolo tassello, converge nell’intento comune di superare gli steccati tra i compartimenti stagni dei generi e soprattutto di proporre un’immagine sfaccettata e dinamica della condizione femminile del presente, con il contributo propositivo di valori, comportamenti, creatività che la qualifica. La stessa parola «Svelamenti», parola non per caso al plurale adottata a sigla del progetto, allude ad una raggiera di significati flessibili e aperti. «Essa –precisano Marisa Sestito e Maila D’Aronco, responsabili dell’associazione capofila C.O.R.E.- non solo contiene l’allusione al ‘velo’, con tutte le implicazioni e possibili letture a cui la contemporaneità ci ha abituato, ma soprattutto rimanda a un percorso di conoscenza, a un metaforico allontanamento di schermi opachi che impediscono di ‘vedere’».
L’1 marzo
Il via dunque martedì 1 marzo, alle 18, a Casa Cavazzini, con la conversazione dichiaratamente interculturale «Work in Progress», organizzata da C.O.R.E. e La Tela, che, in continuità ideale con l’apertura internazionale delle edizioni storiche di Calendidonna, mira a riflettere sulle inedite prospettive della condizione femminile in Iran, Cina e nei Paesi islamici. A parlarne, per la conduzione della giornalista Antonella Lanfrit, Vanna Vannuccini e Renata Pisu, autorevoli osservatrici delle realtà extraeuropee e più volte ospiti di Calendonna, cui si affiancherà Leila Karami, giovane studiosa di origine iraniana e curatrice con Biancamaria Scarcia Amoretti del libro Il protagonismo delle donne in terra d’Islam (2015).
Il 4 marzo
Venerdì 4 marzo, alle 17, in Sala Ajace, il calendario prosegue con l’iniziativa «Quando la parola si fa immagine. Conversazioni fra la scrittura e il ciak», su ideazione di Artura Factory e con la partecipazione di tre registe e sceneggiatrici, Valeria Baldan, Elisabetta Minen, Marcella Piccinini, Teresa Terranova. A loro il compito di «svelare» il passaggio dalla scrittura all’immagine filmica in movimento, mediata dalla personale visione del mondo e sensibilità delle autrici.
Il 6 marzo
Generazioni a confronto è poi, domenica 6 marzo, alle 17, presso la Casa della Contadinanza, il cuore della tavola rotonda «Donne in dialogo» promosso dal Teatro Club e calibrato da Angela Felice, in collaborazione con l’attrice Nicoletta Oscuro, sullo sguardo giovane delle ragazze-attrici del Palio Teatrale Studentesco. Saranno appunto loro le protagoniste della conversazione, in cui saranno chiamate a intervistare e pungolare donne di età più matura, rappresentative di esperienze positive in ambito lavorativo e sociale, e disponibili a illustrare tappe, risultati e difficoltà del proprio percorso professionale.
Giovedì 10 marzo
La positività del messaggio femminile emerge anche nel quarto appuntamento in programma alla Casa della Contadinanza, giovedì 10 marzo, alle 18, intitolato «Storie positive» e organizzato per C.O.R.E. da Marisa Sestito con Margherita Piva come originale forma di reading, che sarà affidato alle voci di giovani lettrici, preparate dall’attrice Serena Di Blasio. Con adozione delle tecniche dello storytelling sarà proposta una galleria di microracconti, attinti non solo dalle esperienze reali e riconoscibili, ma anche dalle pagine del mito e della tradizione folklorica: un mosaico di situazioni in cui viene a cadere lo stereotipo della presunta fragilità femminile, e delle donne emergono il coraggio e la determinazione, la leggerezza e l’ironia.
Venerdì 11 marzo
A seguire due proposte ideate da Ilsegnozero e pensate rispettivamente venerdì 11 marzo, dalle 15 alle 17, nell’Aula Didattica del Museo Etnografico di via Grazzano, e sabato 12 marzo, dalle 11 alle 12.30, in Sala Ajace. La prima, dal titolo «Riannodare i fili», è un workshop a numero chiuso (massimo 27 posti) finalizzato alla costruzione di una grande tenda, frutto del collage di frammenti di stoffa o di ricamo che le partecipanti saranno invitate a recuperare dagli armadi di famiglia e poi a cucire in una impresa condivisa di manualità. Un modo creativo di artigianato collettivo pensato per gettare un ponte tra le donne di ieri e quelle di oggi e per rendere omaggio anche alle lotte e alle conquiste della rivoluzione femminista del Novecento. Nel corso del laboratorio l’attore Andrea Zuccolo leggerà alcuni brani tratti dagli scritti dell’artista Louise Bourgeois. Sotto il segno dell’arte, di nuovo con attenzione alla perizia del lavoro femminile e dei suoi gesti d’amore, si situa anche la seconda proposta di Ilsegnozero, la conversazione «Cucire l’immagine: riflessioni su un mezzo di ricerca artistica» intesa a illustrare la ricerca di tre artiste (Louise Bourgeois, Marisa Merz, Maria Lai) che si sono avvalse di materiali e strumenti tradizionalmente collegati al lavoro delle donne nella tessitura, nella sartoria e nel ricamo e qui rovesciati di senso e «svelati» nel loro potenziale riuso artistico e alternativo. Converseranno sul tema, insieme a Vania Gransinigh, gli artisti Aldo Grazzi, Cristina Treppo, Loretta Cappanera, moderati da Melania Lunazzi.
Due momenti di spettacolo dal vivo sigillano infine il percorso
Su organizzazione del Teatro Club, sabato 12 marzo, alle 21, al Teatro San Giorgio, sarà proposto lo spettacolo «Liberata», diretto dall’autore-regista Nicola Bonazzi e interpretato da Micaela Casalboni, Giulia Franzaresi, Andrea Gadda e Frida Zerbinati (produzione Teatro dell’Argine di Bologna). Il lavoro è una sorta di felliniana favola noir che raccoglie molti fili del progetto «Svelamenti», per la contaminazione visionaria di due storie, tra cronaca e leggenda popolare, per l’incastro tra la condizione femminile di ieri e di oggi, per il paradossale scatto di liberazione disvelata nel finale della rappresentazione. Una proposta di musica dal vivo chiude infine il programma di Calendidonna 2016, con il concerto «Women in Music» proposto da le Donne resistenti al Teatro Palamostre lunedì 14 marzo, alle 21. Sul palco, per un’ora e mezza, si esibiranno una dozzina di musiciste ancora sotto il segno della pluralità interartistica e interculturale, con un variegato repertorio di brani, editi e inediti, diversificati per generi musicali e per lingue e reinterpretati in chiave femminile.
Il ricchissimo menù di Calendidonna 2016 è integrato inoltre da ben altri 12 appuntamenti che si snoderanno dal 25 febbraio al 31 marzo, tra presentazioni di libri, spettacoli teatrali, momenti di incontro, conferenze, esposizioni fotografiche come la mostra Il parco emozionale con gli scatti di Chiara Santilio. La mostra, inaugurata il 25 febbraio, sarà visitabile il martedì e il giovedì, dalle 16.30 alle 19, presso la Casa delle Donne di via Pradamano 21. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.