“Geda Jacolutti, L’inesperienza del sogno. Notizie dalle lagune.”
Siamo lieti di invitarvi Sabato 9 giugno 2018 alle 17.00, presso la Società Filologica Friulana, alla presentazione del volume “Geda Jacolutti, L’inesperienza del sogno. Notizie dalle lagune.” (Rimini, Raffaelli 2018) curato da Margherita Piva e Pier Cesare Ioly Zorattini, con postfazione di Elvio Guagnini.
All’evento interverranno Margherita Piva, Elvio Guagnini e Marisa Sestito, con letture di Alessandra Pergolese.
Il volume è stato pubblicato con il sostegno di Fondazione Friuli (fondazionefriuli.it), Educandato Statale Collegio Uccellis (www.uccellis.ud.it), Banca di Udine (www.bancadiudine.it).
Jacolutti Geda
L’inesperienza del sogno
… il tempo contratto nel volume di un giorno eterno…
Era nata a Udine dove visse fino alla sua scomparsa, nel 1989. Insegnò per molti anni storia dell’arte all’Educandato Statale Collegio ‘Uccellis’ di Udine. Ha pubblicato diverse raccolte di liriche: La mosca sulla rosa (Verona, F. Riva, 1977); M. Zoppi, Variazioni su la rosa con sei poesie di Geda Jacolutti (Verona, A. Fiorini, 1977); L’angelo segnavento, ne «I libretti di Mal’Aria» di A. Bugiani (Pisa, C. Cursi e F., 1978); Gli itinerari (Udine, La Nuova Base, 1979); Singolare femminile (Udine, La Nuova Base, 1983); Il passo degli angeli (Udine, La Nuova Base, 1984); Il passo degli dei (Udine, La Nuova Base, 1986).
Ha tradotto quarantaquattro epigrammi di Marco Valerio Marziale con il titolo La vanità e le rose (Verona, A. Fiorini, 1977), El melongarnao di Biagio Marin ne «I libretti di Mal’Aria» di A. Bugiani (Pisa, C. Cursi e F., 1978) e gli Epigrammi di Pietro Zorutti (Udine, La Nuova Base, 1987). Scelse e ordinò Stele cagiúe di Biagio Marin (Milano, Rusconi, 1977).
Nel 1976 vinse il Premio Leone di Muggia per una raccolta di poesie inedite. Dal 1978 al 1988 curò la rubrica di poesia e traduzione di poesia Pagine provinciali sulla rivista «La Panarie» e, negli stessi anni, ripropose parte delle opere pubblicate in questa rubrica in due collane da lei ideate e curate («Pagine provinciali» e «I traduttori di poesia»).